Origini del Beagle

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Notoriamente si pensa che il Beagle abbia origini inglesi ed, effettivamente, per quanto riguarda il Beagle come lo conosciamo oggi, è così. Quello che molti non sanno è che si trovano tracce di suoi antenati addirittura nella Grecia del 400 a.C. e si pensa che il progenitore del Beagle sia arrivato in Gran Bretagna “importato” dalle legioni romane e che, in seguito, sapientemente incrociato con altri segugi presenti all’epoca in Gran Bretagna abbia dato origine al nostro amato bracchetto dal fiuto eccezionale.

Il suo utilizzo, da sempre legato alla caccia, divenne particolarmente diffuso in Inghilterra tra il 1300 e il 1400, dove grazie al suo carattere amabile e al suo aspetto piacevole diventò ben presto il cane favorito dalle dame e dai nobili inglesi. In particolar modo si selezionavano le taglie piccole (da qui sembri derivi il suo nome: Begle=piccolo) per  ottenere degli esemplari che potessero essere trasportati nelle tasche delle selle durante la caccia (Glove-Beagle). Il Beagle più piccolo mai selezionato è quello notoriamente conosciuto come Beagle-Elizabeth (o Pocket-Beagle) dal nome della Regina Elisabetta I che diede origine alla razza, e che misurava solo 23 cm al garrese. Oggi, nonostante ci sia qualche rivenditore che affermi il contrario, questa particolare taglia di Beagle non esiste più.

In seguito, con il diffondersi della caccia alla volpe, si preferirono dei segugi di diversa stazza come l’Harrier e il Foxhound ma al Beagle non mancarono mai i suoi estimatori, tra cui il Reverendo Philip Honeywood, che nel 1800 arrivò a selezionare la razza quasi definitiva del Beagle, rispetto a come la conosciamo noi oggi. E nel 1890 il Beagle Club Inglese fissò definitivamente lo standard della razza.

Nel 1876, il Beagle fu importato negli Stati Uniti e, nel 1884, ebbe il riconoscimento dell’American Kennel Club. Anche qui grazie al suo aspetto e alle sue doti di cane da caccia e da compagnia, divenne ben presto così popolare da diventare il cane preferito dalle famiglie americane.

In Italia questa razza verrà conosciuta solo intorno al 1970 ma, nel corso degli ultimi decenni, la sua diffusione è cresciuta in modo esponenziale, testimoniando come anche qui da noi abbia riscosso un notevole successo.

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