A Capodanno pensa al tuo cane: spegni i botti, accendi il cervello
Non solo chi ha un cane o un qualsiasi altro animale si dovrebbe preoccupare degli effetti che i botti di fine anno provocano su di loro ma, chiunque abbia un po’ di rispetto e di considerazione per gli animali, dovrebbe avere ben chiaro il panico che provocano con il loro “divertimento” pirotecnico.
Per questo riporto direttamente dal sito della Lega per la Difesa del Cane un articolo da leggere molto attentamente:
Abolire i botti di Capodanno è un grande segno di civiltà
Mancano ormai pochi giorni al Capodanno, in tanti si apprestano a festeggiare l’arrivo del 2010 con gli usuali “botti di fine anno”, decidendo di ignorarne la pericolosità, spesso letale, che questi possono avere sugli esseri più indifesi, umani e non.
Gli animali hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano letteralmente nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate come gettarsi nel vuoto, divincolarsi follemente per strappare la catena, scavalcare recinzioni e fuggire in strada, mettendo seriamente a repentaglio la loro incolumità e quella degli altri.
Invitiamo tutti i cittadini che amano la vita e rispettano la vita la vita altrui a non non acquistare i botti di capodanno per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Vi invitiamo perciò a non utilizzare i fuochi artificiali che sono causa di morte, ferimenti e traumi per cani, gatti, animali domestici e uccelli.
Chi ama la vita, la natura e gli animali preferisce il tradizionale, gioioso e alla moda “botto dello spumante”.
Lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte causa, infatti, agli animali danni inimmaginabili; negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori, volando al buio anche per chilometri, andando a morire sfracellati addosso a qualche muro, albero o cavi elettrici; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo.
Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio.
Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da spavento.
Va ricordato che cani, gatti e piccoli animali domestici si spaventano quasi a morte per i botti della notte di San Silvestro; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana.
L’uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz.
A San Silvestro chi possiede cani e gatti deve seguire alcuni accorgimenti: se si tratta di gatti, rinchiuderli in luoghi tranquilli (garage, bagno, ecc.), possibilmente chiudendo le finestre in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti; comportarsi in modo del tutto normale, soprattutto nel caso dei cani, senza cercare di rassicurare e di accarezzare l’animale se questo mostra paura; se il cane vede che il proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo.
Chi malauguratamente avesse già acquistato i botti eviti almeno di utilizzarli con il buio (quando gli uccelli dormono nei vari ripari) ed in prossimità di alberi, cespugli e case dove sono tenuti cani, gatti ed animali domestici.
Non utilizzare i botti sarà un segno di civiltà e sensibilità anche nei confronti di tutti gli operatori, in particolar modo i Vigili del Fuoco, che il primo dell’anno devono intervenire per interventi di soccorso di animali rifugiatisi in ogni dove.
Ci appelliamo a tutte le persone sensibili e civili affinché non utilizzino i botti e convincano di ciò anche i propri conoscenti, in questo modo eviteremo una strage silenziosa e centinaia di interventi dei Vigili del Fuoco chiamati ogni anno per recuperare cani e gatti terrorizzati rifugiati nei posti più impensabili. Quindi meglio il simpatico ed innocuo botto delle bottiglie di spumante così sarà festa per tutti, animali e Vigili del Fuoco compresi.”
I possessori di cani dovrebbero assumersi le proprie responsabilità e prendere tutte le precauzioni necessarie perché il Capodanno, anziché una festa, diventi un evento angosciante per i loro amici e compagni.
– Gli stati d’animo possono andare dal semplice disorientamento, alla paura, al terrore o angoscia fino ai casi più gravi di disperazione.
– urinazione o deposizione di feci, incontrollate
– fuga o tentativo di fuga allo scopo di allontanarsi dal punto in cui è stato spaventato; il gesto può ripetersi quando, arrivato in un nuovo posto, non avrà una nozione precisa di dove si trova, con il rischio di perdere del tutto l’orientamento e di non riuscire a ritrovare la via di casa
mordere le recinzioni che rappresentano un ostacolo alla fuga
– sbattere contro porte o barriere per tentare di abbatterle (si tratta di una reazione molto pericolosa)
– abbaiare, ululare, guaire
– ruotare vorticosamente su se stesso; anche questa reazione è provocata dall’incapacità di individuare la giusta direzione da seguire per allontanarsi dal pericolo avvertito
mordere oggetti, animali o persone che si trovano nelle immediate vicinanze, è un semplice riflesso sostitutivo
scarico della tensione in modo incontrollato
nascondersi in luoghi angusti
– cercare morbosamente protezione dal padrone
– non riconoscere il padrone che cerca di calmarlo; venendo a mancare la percezione della fonte del pericolo, il cane tende a non fidarsi più di nessuno
– i cani alla catena possono ferirsi seriamente con gravissime conseguenze; la voglia di mettersi in salvo, infatti, è più alta della consapevolezza di essere “bloccati”
Cosa fare con un cane che sta all’aperto:
– sistemalo in un locale chiuso, conosciuto e sicuro mettendogli a disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari, ad esempio i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da rosicchiare. Attento ad eliminare tutto ciò che potrebbe ferirlo nel caso tentasse comunque una fuga.
– se il cane è legato, slegalo e sistemalo come nel caso precedente; ricordati che un cane legato, se terrorizzato, potrebbe ferirsi gravemente.
– se vive in un box esterno, verifica che sia sufficientemente sicuro e che gli fornisca la giusta protezione, altrimenti sistemalo come nei casi precedenti.
– se non puoi sistemarlo al chiuso, verifica l’integrità della recinzione e fai molta attenzione: se riuscisse ad uscire, potresti perderlo per sempre e non sarebbe un fatto così strano.
– durante i botti, se ti è possibile, vai da lui e cerca di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle sue ansie. In questi casi è molto più efficace una vera e propria “pratica dell’allegria” e ricordati di lasciare qualche boccone appetibile quando devi allontanarti.
– un cane spaventato non mangerebbe mai ma, la presenza del cibo potrebbe rendere più familiare l’ambiente facendolo sentire, se mai fosse possibile, meno isolato.
Cosa fare con un cane che resta a casa da solo:
– lascia le luci accese
– lascia le porte aperte
– lascia almeno due stanze a disposizione
– il suo giaciglio deve essere ben raggiungibile
– non lasciare oggetti che lo possano ferire
– inibisci i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci
– lascia liberi i soliti nascondigli
– lascia a disposizione i suoi giochi e qualcosa da rosicchiare
– lascia la ciotola dell’acqua ( anche se, quando un cane è spaventato, non mangia e non beve )
– a mezzanotte fai squillare il telefono, potrebbe distrarlo ed eventualmente calmarlo udendo un suono conosciuto e rassicurante
Cosa fare quando il cane è a casa con te:
– informa gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere facendo presente che è molto meglio se rimangono assolutamente passivi lasciando a te il controllo della situazione
– se ci sono bambini, istruiscili opportunamente: non devono correre o eccitarlo inutilmente, meglio se lo ignorano
– lascia le porte aperte
– il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile
– inibisci i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci
– lascia liberi i suoi soliti nascondigli
– se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza: deve farlo di sua iniziativa. Al massimo raggiungilo e cerca di mantenere un comportamento che sia il più possibile rilassato e tranquillo
– se vuoi farlo uscire, chiamalo come fai di solito: se non ubbidisce, significa che si sente più al sicuro dov’è, anche se lontano da te. In questo caso non insistere: uscirà di sua spontanea volontà quando non sarà più spaventato
– non controllarlo: non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e non deve credere che ciò che sta accadendo sia rivolto solo a lui
– ad ogni botto, tieni un atteggiamento allegro rendendo piacevole il contesto
– se dovesse urinare o defecare, non dare peso e pulisci: non devi in nessun modo farlo sentire in colpa
– non costringerlo a stare accanto a te e lascialo spaziare: deve riuscire a crearsi una situazione rassicurante
– se cerca il contatto, accettalo ma non favorirlo
– non toccarlo all’improvviso, in particolare da dietro e, se proprio devi farlo, accertati che ti veda e che capisca le tue intenzioni
– se abbaia, ulula o guaisce, distrailo
– se tenta di mordere o di distruggere oggetti, distrailo
– fai attenzione ai toni voce e non tenere radio o televisione con volume molto alto
– fai molta attenzione nel momento in cui si stappano le bottiglie
– attento ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga
– cerca di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle sue ansie. In questi casi è molto più efficace una vera e propria “pratica dell’allegria”
I comportamenti descritti non sono e non vogliono essere delle regole da seguire rigidamente: sono semplici promemoria, un modo per ricordarti quali sono gli atteggiamenti da adottare per fare del Capodanno una festa anche per i nostri amici cani.
Ricorda: regole e promemoria non hanno nessuna efficacia se le situazioni non vengono affrontate con responsabilità e buon senso.
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